Zedemel ha scritto: mer 25 nov 2020, 18:58
uppo visto che se ne parla in allenamento del giorno.
Mi chiedo se faccia così differenza la velocità del lento. In fondo è comunque una velocità non specifica rispetto alla gara che si va a fare (a parte una ultra). Vorrebbe dire che andando a 4'30" il corpo ha stimoli mentre a 5' non ha?
Ti dirò la mia opinione, giusta o sbagliata che sia.
Il lento va fatto alla velocità a cui il corpo decide di andare.
Prendiamo me come esempio.
A livello di beneficio organico, andare a 4.30, a 4.45 o a 4.20 credo mi dia esattamente lo stesso stimolo. La differenza la fa la stanchezza fisica. Se il corpo va a 4.20 lo trovo meglio che andare a 4.45 per una questione di meccanica di corsa e prevenzione infortuni, per via di una minor tempo di contatto al suolo e minor carico sulle articolazioni.
Ma se muscolarmente sono troppo stanco per andare a 4.20, allora il mio corpo si regolerà da solo sui 4.30 o sui 4.40.
Anche secondo me non fa troppa differenza il passo del lento, lento inteso come aspecifico per recuperare (e accumulare km) tra una seduta di qualità e l'altra. Nel mio caso il lento mi viene tra i 4:20 e 4:40. L'hanno scorso notavo come correre sopra i 4:50-5:00 in realtà mi facesse avvertire più stanchezza. Credo come dice @edorm che a quel ritmo la mia meccanica di corsa tendeva a peggiorare.
Zedemel ha scritto: mer 25 nov 2020, 18:58
uppo visto che se ne parla in allenamento del giorno.
Mi chiedo se faccia così differenza la velocità del lento. In fondo è comunque una velocità non specifica rispetto alla gara che si va a fare (a parte una ultra). Vorrebbe dire che andando a 4'30" il corpo ha stimoli mentre a 5' non ha?
Ti dirò la mia opinione, giusta o sbagliata che sia.
Il lento va fatto alla velocità a cui il corpo decide di andare.
Prendiamo me come esempio.
A livello di beneficio organico, andare a 4.30, a 4.45 o a 4.20 credo mi dia esattamente lo stesso stimolo. La differenza la fa la stanchezza fisica. Se il corpo va a 4.20 lo trovo meglio che andare a 4.45 per una questione di meccanica di corsa e prevenzione infortuni, per via di una minor tempo di contatto al suolo e minor carico sulle articolazioni.
Ma se muscolarmente sono troppo stanco per andare a 4.20, allora il mio corpo si regolerà da solo sui 4.30 o sui 4.40.
-va fatto entro il 75% della FC max
-dal ritmo del lento si ricavano gli altri ritmi
-"i nostri migliori maratoneti lo corrono infatti a 3.35/3.45 al chilometro"
"La più importante è certamente quella di essere la velocità di riferimento utile per decodificare tutti gli altri ritmi di allenamento di un atleta e di un podista in genere"
questa frase è DEVASTANTE se ci crede sul serio
bah
PB: 5k 19'07 (passaggio test in pista 29/1/2022) 10k 38'34" (test in pista 29/1/2022) 21k 1h23'23" (Roma Ostia 06/03/2022) 42k 2h58.47 (Milano 2022) Squat 145 Panca 100 Stacco 185
"Invece in inverno, quando l’intensità dei lavori è molto inferiore, si può fare una scelta inversa correndo il fondo lento anche 10/15 secondi più velocemente di quello teorico individuale. "
lore75 ha scritto:"Invece in inverno, quando l’intensità dei lavori è molto inferiore, si può fare una scelta inversa correndo il fondo lento anche 10/15 secondi più velocemente di quello teorico individuale. "
lore75 ha scritto: gio 4 feb 2021, 18:18
"Invece in inverno, quando l’intensità dei lavori è molto inferiore, si può fare una scelta inversa correndo il fondo lento anche 10/15 secondi più velocemente di quello teorico individuale. "
Ma perché?
Tra l'altro, questa sua frase non è in antitesi con il resto?
Prima dice che ricava i ritmi dai lenti, poi dice che in inverno si possono fare più veloci ma i lavori più lenti..
E poi "teorico individuale"? Che teoria ci sta dietro il rg10 km da +1' a tendente a +infinito?