al che loro obiettano "ma quelli sono campioni, aerobicamente evoluti, non hanno bisogno di vere costruzioni".L'Appiedato ha scritto: ven 27 gen 2017, 14:18 Anche nel ciclismo fino a qualche anno fa era diffusa (in realtà è ancora molto presente) l’idea che fosse necessario un lungo periodo di costruzione (in inverno) caratterizzato da fondi lunghi e lenti e alta frequenza di pedalata durante il quale era vietatissimo superare il medio.
Io mi ricordo benissimo espressioni del tipo “in inverno devi mettere il fieno in cascina”
Ora, questa ideologia è crollata di fronte all'evidenza dei fatti.
I migliori professionisti si presentano alle prime corse con già una buona condizione, derivante dal fatto di fare già in inverno (grazie anche alla possibilità di emigrare in paesi miti) lavori ad alte intensità.
Le ultime stagioni di Froome ad esempio sono state caratterizzate da diversi picchi di forma ottenuti a poche settimane uno dall'altro. Questo è possibile solo mantenendo uno stato di forma medio piuttosto alto per quasi tutto l’anno.
Il discorso, banalizzando è: ma se io a gennaio parto dal primo scalino e poi con il passare dei mesi arrivo al decimo, perché a dicembre devo ridiscendere al primo? Non mi converrà tornare, che ne so, al quinto, per poi magari provare a raggiungere l’undicesimo?
hanno sempre la risposta pronta

cioè, a volte "il nostro metodo è seguito anche da professionisti" e a volte "i professionisti non ne hanno bisogno"... dipende come tira il vento, scirocco o maestrale
