Per urgenti e pesanti impegni di lavoro (nella mia attività quando ho la fortuna di acquisire una commessa debbo correre forte… altroché il
running!) sono stato fermo una dozzina di giorni.
Ma, finalmente, questa mattina ho ripreso col mio antelucano correre.
Già! Sono tornato a correre prima che faccia giorno: infatti l'evidente differenza che ho colto rispetto all'ultima volta è che adesso con l'ora legale (io la detesto) fino alle sei e mezza non si vede luce.
« … quell’albeggiare così diverso da quello ch’era solito vedere ne’ suoi monti… » (I Promessi sposi - A. Manzoni)
Ma in compenso...
Quando sono uscito alle 5:30 c'erano già 12°C, una tiepida brezza e il cielo stellato. Per la prima volta, dopo l'inverno, ho vestito braghette corte commettendo però l'errore di indossare ancora una maglia a maniche lunghe: che infatti dopo poco tempo ho rivoltato in su.
Temevo, dopo la lunga sosta, di patir fatica: invece mi è andata sorprendentemente bene. Mi sono detto: « Forse farei bene, ogni tanto, a prendermi una settimana o anche due di pausa. Perché non l'ho fatto mai? ». È che ogni volta che ne sono tentato, un irrazionale senso di colpa me impedisce sempre; rinunciare alle mie 3-4 uscite settimanali mi procura un rimorso accentuato dalla paura, data la mia età, di una decadente vecchiaia.
Sono dunque partito molto cauto, ad un lento ritmo
jogging. Ma... via via sentivo di farcela ancora bene: in progressione costante e in modo automatico mi si allungava la falcata e aumentava il ritmo. Che soddisfazione!
Senza dubbio ha contribuito molto l'eccitazione data dall'atmosfera primaverile: l'aria fresca eppure tiepida; il fischio dei merli, il ciurlo dei verdoni, il canto dell'usignolo; nei viali alberati il baluginare delle piccole foglie illuminate dai lampioni; e più di tutto quella percezione di rinascita della natura e di noi stessi, il profumo, la nuova temperie, quell'indescrivibile sensazione elettrizzante che solo si prova nei primi giorni di primavera.
Insomma dopo una mezz'ora di riscaldamento mi sono ritrovato a correre a un buon ritmo: certamente migliore di quello di un paio di settimane fa. Tanto che, dopo circa un'ora e mezza, quando mi sono ritrovato al cancello di casa, avevo ancora voglia di correre. Ne sono stato tentato ma poi ho deciso di amministrare bene le mie forze; così forse domenica mattina riuscirò a farmi una maratonina (intesa come mezza maratona... non equivocare lussurioso
lucaliffo 
).