Il discorso filosofico (la sintesi uccide questi discorsi) sulla democrazia riguarderebbe il concetto di consenso popolare, che a prescindere dalla forma di governo, e dai metodi, più è esteso più si avvicina al concetto ideale di democrazia, intesa come governo del popolo, e/o della maggioranza.L'Appiedato ha scritto:Non capisco veramente che discorso filosofico bisognerebbe fare sul significato di democrazia.GioPod ha scritto: sab 9 set 2017, 11:52 Ci sarebbe da fare un discorso filosofico sul significato di democrazia, nonché stabilire il concetto di colpo di Stato: Mussolini fu incaricato di formare il governo dal Re.
Non presero il paese con i carrarmati
Non sto pretendendo nemmeno di dare un giudizio ma semplicemente di definire una forma di governo per ciò che è.
Vero, Mussolini non prese il paese con i carrarmati (perché non li aveva) ma a parte ciò, tutto il resto dove lo metti?
-“O ci daranno il governo, o lo prenderemo calando su Roma” (24/10/1922, marcia su Roma)
-il primo ministro Facta si dimette poiché il sovrano si rifiuta di dichiarare lo “stato d’assedio”
-Vittorio Emanuele III affida a Mussolini l’incarico di formare un nuovo governo (rispetto formale dello statuto Albertino”
…nel frattempo in piena “occasione di democrazia”:
-vengono legalizzati le squadre d’assalto fasciste
-fusione del PNF con il partito nazionalista (che adottava dottrine antidemocratiche, corporative ed imperialiste)
-legge Acerbo prima e leggi fascistissime poi, danno una decisiva sterzata antidemocratica, introducendo una radicale trasformazione in senso fortemente maggioritario della rappresentanza elettorale, alterazioni delle funzioni parlamentari ecc ecc
-viene ammazzato Matteotti per aver osato denunciare in parlamento le violenze fasciste
- scioglimento dei partiti d’opposizione
-sindaci non più eletti ma nominati dal governo
-fine dell’autonomia del potere giudiziario con la costituzione del Tribunale Speciale
-Costituzione, approfittando dell’eccezionale occasione di democrazia, dell’Organizzazione per la Vigilanza e la Repressione Antifascista (OVRA)
-abolizione del diritto di sciopero
Ecc ecc ecc (e poi inizia la storia del regime)
(brevissimissimo riepilogo tratto da “Storia d’Europa del novecento, Riosa/Bracco)
Alcuni storici (tra i quali famoso è De Felice) dimostrerebbero che per i primi anni Mussolini aveva un consenso vastissimo, anche tra gli intellettuali del tempo. Dovremmo definire il concetto di Propaganda (e i partiti che nel 2000 si spartiscono l'informazione pubblica non sono propaganda?), dovremmo definire il concetto di sovranità popolare inquadrandolo nel contesto storico, non leggendolo con gli occhiali del nostro tempo.
Dovremmo cercare di distaccarci dall'ideologia, quella che ci impedisce di analizzare le cose con il necessario distacco necessario alla ragione.
Ci interessa avere ragione, non ragionare.
Ma è dannatamente complicato