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Renato Canova e l'allenamento per la maratona
Re: Renato Canova e l'allenamento per la maratona
Sui maratoneti RC prende le % sulla SA, il rigenerazione sarebbe 70%, a 3 e 52-53" x SM.
I 3 e 40 li fa a 77%, tra rigenerazione e fondo lento di supporto.
3 e 50" = 71,42% e 4'= 65% decisamente rigenerazione.
Canova, rigettando i microcicli, è passato a recuperi variabili, provando anche le 72-96 ore, regola delle 48 ore di salazar per lui è una stronzata.
I 3 e 40 li fa a 77%, tra rigenerazione e fondo lento di supporto.
3 e 50" = 71,42% e 4'= 65% decisamente rigenerazione.
Canova, rigettando i microcicli, è passato a recuperi variabili, provando anche le 72-96 ore, regola delle 48 ore di salazar per lui è una stronzata.
Re: Renato Canova e l'allenamento per la maratona
quasi tutte le regole fisse sono una stronzata
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Re: Renato Canova e l'allenamento per la maratona
Ma scusate...71,42%...77%...3' e 52"...3 e 55" e 4"',Dimitry ha scritto: mer 17 gen 2018, 8:50 Sui maratoneti RC prende le % sulla SA, il rigenerazione sarebbe 70%, a 3 e 52-53" x SM.
I 3 e 40 li fa a 77%, tra rigenerazione e fondo lento di supporto.
3 e 50" = 71,42% e 4'= 65% decisamente rigenerazione.
Canova, rigettando i microcicli, è passato a recuperi variabili, provando anche le 72-96 ore, regola delle 48 ore di salazar per lui è una stronzata.
per me sono discussioni vuote. Non stiamo parlando di robot, di macchine, stiamo parlando di uomini, tutti con delle proprie particolarità ma con la capacità di ascoltarsi e adattare l'allenamento di quel minimo da renderlo adeguato alle condizioni fisiche e psicologiche del momento.
Per me parlare di queste percentuali e capire se il 77% corrisponde a rigenerante o già fondo lento mi pare di stare a spaccare il capello in 4
" personaggio occulto, un massone, un beato paolo" (cit. Lucaliffo)
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Re: Renato Canova e l'allenamento per la maratona
Ma Canova fa pure quello, adatta gli allenamenti su come risponde l'atleta giorno per giorno.
Una cosa non esclude l'altra.
Poi come dice lui, se vuoi fare un pb, la cosa diventa anche MATEMATICA, (CARICO ESTERNO) se fai certi allenamenti raggiungi l'obiettivo, se non li fai non li fai.
Una cosa non esclude l'altra.
Poi come dice lui, se vuoi fare un pb, la cosa diventa anche MATEMATICA, (CARICO ESTERNO) se fai certi allenamenti raggiungi l'obiettivo, se non li fai non li fai.
- L'Appiedato
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Re: Renato Canova e l'allenamento per la maratona
non lo so...per me quando si vuol essere estremamente precisi in un campo (o meglio, sul campo non in laboratorio) dove di fatto non si può esserlo perchè molte variabili in gioco sfuggono al proprio controllo, sono correlate e sopratutto non sono misurabili, si rischia di far peggio.
Lui dirà anche che è MATEMATICA, ma io non ne sono così convinto.
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Re: Renato Canova e l'allenamento per la maratona
Canova è un artista
https://goo.gl/images/ZqAQPa
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Re: Renato Canova e l'allenamento per la maratona
Canova usa un criterio tutto suo come percentuale sullo sforzo di riferimento. Per esempio se dice 10km at 95% of Marathon pace e il MP è 3'00"/km, prende il 5% di 180sec quindi significa 10km a 3'09"/km. Un po' come per un'auto che può fare 5000/giri al minuto e dirgli di andare a 4750.
Non lo trovo preciso se le velocità del passo si discostano sempre di più dal 100%.
Poi secondo me tutto è modulabile e viene modulato sul momento ( a volte appunto fa pure abortire degli allenamenti per vari motivi), però serve darsi dei criteri di massima anche se non credo che il corpo umano abbia tali sensibilità di reazione al singolo secondo al km, ma ragioni un po' più in "macrolivelli" di sforzo (il famoso lento, medio, veloce).
Da notare che Canova però differenzia allenamenti a livello di sforzo e allenamenti a passo specifico, cioé se decide che un determinato allenamento deve essere fatto a 2'55" deve essere fatta quella velocità specifica, quindi se per dire quel giorno la strada è infangata, non vale farlo a 3'10".
Non lo trovo preciso se le velocità del passo si discostano sempre di più dal 100%.
Poi secondo me tutto è modulabile e viene modulato sul momento ( a volte appunto fa pure abortire degli allenamenti per vari motivi), però serve darsi dei criteri di massima anche se non credo che il corpo umano abbia tali sensibilità di reazione al singolo secondo al km, ma ragioni un po' più in "macrolivelli" di sforzo (il famoso lento, medio, veloce).
Da notare che Canova però differenzia allenamenti a livello di sforzo e allenamenti a passo specifico, cioé se decide che un determinato allenamento deve essere fatto a 2'55" deve essere fatta quella velocità specifica, quindi se per dire quel giorno la strada è infangata, non vale farlo a 3'10".
Mutante sovrumano
Re: Renato Canova e l'allenamento per la maratona
qualche numero in testa devono pur averlo questi allenatoriL'Appiedato ha scritto: mer 17 gen 2018, 10:37 non lo so...per me quando si vuol essere estremamente precisi in un campo (o meglio, sul campo non in laboratorio) dove di fatto non si può esserlo perchè molte variabili in gioco sfuggono al proprio controllo, sono correlate e sopratutto non sono misurabili, si rischia di far peggio.
Lui dirà anche che è MATEMATICA, ma io non ne sono così convinto.

Ma come dicevo prima, se non ho capito male, solo poche sedute in prossimità delle gare devono essere fatte ad una determinata velocità.
Mutante sovrumano
Re: Renato Canova e l'allenamento per la maratona
La scala l'ha creata insieme a Gigliotti e Lenzi ed è patrimonio della scuola italiana di maratona.
Certo, nel primo blocco dei tre, pone attenzione al carico interno, per cui anche se sei stanco e vai poco sopra, il lavoro lo deve fare lo stesso, perchè è come una molla che si carica (effetto Earlt di Verkhoshanshy).
Verkho da cui gigliotti et altr. hanno preso la struttura, lo scheletro a tre blocchi.
Nel secondo e terzo blocco conta il carico Esterno e il lavoro lo devi fare preciso, (fase di realizzazione dell'Earlt).
Se toppi uno, toppi due, toppi tre, non è la scala che è sbagliata, sei te che hai sbagliato.
Certo, nel primo blocco dei tre, pone attenzione al carico interno, per cui anche se sei stanco e vai poco sopra, il lavoro lo deve fare lo stesso, perchè è come una molla che si carica (effetto Earlt di Verkhoshanshy).
Verkho da cui gigliotti et altr. hanno preso la struttura, lo scheletro a tre blocchi.
Nel secondo e terzo blocco conta il carico Esterno e il lavoro lo devi fare preciso, (fase di realizzazione dell'Earlt).
Se toppi uno, toppi due, toppi tre, non è la scala che è sbagliata, sei te che hai sbagliato.