

E' una curiosità che mi è venuta vedendo un cane. O quando fa caldissimo o quando deve annusare qualcosa riesce a tenere una frequenza di respiri maggiore di quanto riescano a fare le persone.
Quindi mi è venuta la curiosità di vedere se qualcuno prima di me ha pensato di analizzare questo dato. E' più una cosa statistica che altro. Diversi numeri di respiri al minuto, a parità di sforzo e distanza percorsa, indicano diverse concentrazioni di ossigeno respirato e CO2 espulsa nell'arco di tempo, oltre ad un diverso utilizzo dei muscoli respiratori.. quindi sarebbe interessante vedere l'andamento al variare delle distanze..

Per dire, nel lento dovrei tenere (sono deduzioni, mica mi sto a misurare pure quello!) tra le 40 e le 55 respirazioni al minuto (un respiro ogni 2/4 passi). Nelle ripetute tirate probabilmente supero le 200/250 (più di un respiro ogni passo).
E' più di 4 volte la frequenza, come funziona? Nelle ripetute si respira 4/5 volte più velocemente principalmente per smaltire l'anidride carbonica o per prendere ossigeno o entrambe? Se è principalmente per smaltire, allora non è detto che l'aria presa ad ogni respiro sia uguale a quella nel lento ma potrebbe essere pure minore. Nel secondo caso invece non è detto che la CO2 smaltita ad ogni respiro sia uguale al lento, ma può essere minore.
Cioè, mi farò tante paranoie su tutto, ma mi piace capire meglio qualsiasi meccanismo.. mi diverto ad imparare!
