L'Appiedato ha scritto: dom 16 dic 2018, 10:33
-ho apprezzato l'ultimo intervento in cui si pone l'accento sull'assurditá dei cds che peró gli stessi club hanno fortemente richiesto
-il monologo di La Torre l'ho ascoltato 2 volte e ho apprezzato la schiettezza nell'esprimere il proprio pensiero "decido io! Se sbaglio è colpa mia! Ha idee chiare e la fermezza per realizzarle. Anche questa idea che l'aggiornamento dei tecnici debba essere imposto e calare dall'alto mi sembra superata. (Cmq Non sono d'accordo su tutto).
-Mei: non ho capito un cazz.
-Saro Naso nemmeno lui francamente ho capito. Ripeto, se veramente c'è la volontà di imparare e di confrontarsi, le risorse economiche, le sedi, la strutturazione dell'organigramma non sono dei problemi. Per parlarsi basta volerlo, non c'é nemmeno bisogno di alzarsi dalla sedia.
ma anche le critiche al sistema dei raduni sono appoggiabili.... ma tutte ste questioni, di cui un coglione come me ha coscienza da almeno 10 anni, nei convegni di 5 o 8 anni fa erano dibattute?
poi non mi pare di aver sentito critiche ai metodi d'allenamento. parlano vagamente di "aggiornamento" dei tecnici, parlano di struttura e di politica, di problemi economici e comunicativi... ma mi pare che ancora la CICCIA venga evitata.
mi pare importante, per le implicazioni tecniche e economiche, l'intervento di alessandro castelli:
L'Appiedato ha scritto: dom 16 dic 2018, 10:33
-ho apprezzato l'ultimo intervento in cui si pone l'accento sull'assurditá dei cds che peró gli stessi club hanno fortemente richiesto
-il monologo di La Torre l'ho ascoltato 2 volte e ho apprezzato la schiettezza nell'esprimere il proprio pensiero "decido io! Se sbaglio è colpa mia! Ha idee chiare e la fermezza per realizzarle. Anche questa idea che l'aggiornamento dei tecnici debba essere imposto e calare dall'alto mi sembra superata. (Cmq Non sono d'accordo su tutto).
-Mei: non ho capito un cazz.
-Saro Naso nemmeno lui francamente ho capito. Ripeto, se veramente c'è la volontà di imparare e di confrontarsi, le risorse economiche, le sedi, la strutturazione dell'organigramma non sono dei problemi. Per parlarsi basta volerlo, non c'é nemmeno bisogno di alzarsi dalla sedia.
ma anche le critiche al sistema dei raduni sono appoggiabili.... ma tutte ste questioni, di cui un coglione come me ha coscienza da almeno 10 anni, nei convegni di 5 o 8 anni fa erano dibattute?
poi non mi pare di aver sentito critiche ai metodi d'allenamento. parlano vagamente di "aggiornamento" dei tecnici, parlano di struttura e di politica, di problemi economici e comunicativi... ma mi pare che ancora la CICCIA venga evitata.
mi pare importante, per le implicazioni tecniche e economiche, l'intervento di alessandro castelli:
mah... noi già 10 anni fa su noivelocisti contestavamo l'ACCANIMENTO TESTICOLARE
credo che fare un test OGNI TANTO (tipo 2 volte l'anno) possa essere utile alla comunicazione e al confronto sul piano scientifico, perchè per il resto dagli allenamenti si dovrebbe capire come stanno le cose.
poi impostare i parametri di allenamento sulla base dei test come sapete lo considero na strunzata.
Ma non so se riesci a visualizzarli senza essere registrato su Facebook.
ho visto il primo video e dal 22 al 60' del secondo, vediamo che dice nicola
Io credo che Filippo attualmente non sia un buon 200ista perché la tecnica di corsa é troppa "impostata" e sul 200 non regge a livello di efficienza e metabolico.
La partenza é migliorata nell'ultimo anno, ma credo che la velocità di punta non sia cambiata molto dal 10.08 al 9.99 (ad occhio eh) e questo credo che sia dovuto ad un inasprimento dell'angolo di uscita dal blocco che gli consente di stare con i primi nei primi 30m, ma non é efficacie per raggiungere la velocità massima.
Cosa farei con Filippo:
- Punterei sui 200, realisticamente sui 100 se arrivi a 9.90 é buono, ma hai più concorrenza.
- Accetterei di prendere 1-2 metri nei primi metri perché sei bianco e alto 1,90m. Ci mancherebbe altro...
- Mi concentrerei su alzare l'angolo di uscita dal blocco e sul partire meno basso (nella pubblicità fastweb sembra che abbia la gobba)
- Non mi concentrerei sulla parte metabolica fino a che non riesce a recuperare una buona naturalezza nel gesto e una super efficienza meccanica piuttosto che metabolica. (tipo degrasse che di metabolico non fa niente, ma negli ultimi 50 prende 5m a Pippo)
Poi quel 20,3 é distribuito proprio male. Ha fatto un'ottima distribuzione per un 150m
My 2 cents
mi risponde valerio:
"in realtà la tecnica va costruita passo passo.. migliorando in partenza si perde in transizioni, da cui le analisi conseguenziali (eh, va allenata pure questa).
Che nei 100m non abbia spazio non ci sono dubbi ma portano più soldi e gloria.. il passaggio ai 200m è da fare in questi 2 anni e per la meccanica di corsa.. è la sua!
DISTRIBUZIONE
L'errore è pensare a 4 gare e non alla 5a"
Lord_Phil ha scritto: dom 23 dic 2018, 10:12
Mi da l’idea che parli dela suddivisione dei 200 in 4 parti (ogni 50m), e secondo lui co sarebbe una 5a parte...
in effetti nello sprint le parti sono 5: start, accelerazione, transizione, vel.max, finale.
nei 200 poi c'è la complicazione dell'uscita dalla curva.
secondo valerio bolt avrebbe fatto sub 19 a pechino e berlino se non avesse fatto anche i 100.