alla sua etá di 16 anni franco fava fu scoperto con un 2´40 su un 1000 "senza allenamento".
ma a quei tempi "senza allenamento" significava 3h al giorno di calcio tutti i giorni dai 6 ai 16 anni...
prestazioni dei "nostri" elite
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Re: prestazioni dei "nostri" elite
In generale sono d'accordo con te era solo una precisazione
(E preciso ulteriormente, io non ci sarei riuscito non per via del classico ma perché io ero io)
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Re: prestazioni dei "nostri" elite
al di là di tutto è un rischio calcolato, se giochicchiando a calcio stai sotto ai 3'/km, puoi anche giocartela, già valutare la caratura di un atleta sarebbe qualcosa.....ma esiste attualmente qualcuno a livello di Antibo? Che sarebbe come dire un Jacob Ingebrigtsen di oggi? Non credo.
Mutante sovrumano
Re: prestazioni dei "nostri" elite
gente che giochicchia e fa sub 3 ce n´é.Zedemel ha scritto: mer 20 mar 2019, 14:17 al di là di tutto è un rischio calcolato, se giochicchiando a calcio stai sotto ai 3'/km, puoi anche giocartela, già valutare la caratura di un atleta sarebbe qualcosa.....ma esiste attualmente qualcuno a livello di Antibo? Che sarebbe come dire un Jacob Ingebrigtsen di oggi? Non credo.
ad esempio riccobon. a 14 anni giocava a calcio. gli fecero provare un 2000 e fece 6´50... poi un 1000 e fece 2´55.
l´anno dopo vinse gli italiani cadetti in 2´37
Re: prestazioni dei "nostri" elite
a quel punto se ci credi provi, male che vada poi fai le serali. Sembra che qua muoian tutti dalla voglia di studiarelucaliffo ha scritto: mer 20 mar 2019, 14:58gente che giochicchia e fa sub 3 ce n´é.Zedemel ha scritto: mer 20 mar 2019, 14:17 al di là di tutto è un rischio calcolato, se giochicchiando a calcio stai sotto ai 3'/km, puoi anche giocartela, già valutare la caratura di un atleta sarebbe qualcosa.....ma esiste attualmente qualcuno a livello di Antibo? Che sarebbe come dire un Jacob Ingebrigtsen di oggi? Non credo.
ad esempio riccobon. a 14 anni giocava a calcio. gli fecero provare un 2000 e fece 6´50... poi un 1000 e fece 2´55.
l´anno dopo vinse gli italiani cadetti in 2´37


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Re: prestazioni dei "nostri" elite
Altra interessante apertura dell'allenatore della Dossena:
"[...approfondimento tecnico....allenamento...]
Con questo post vorrei trattare qualcosa che riguardi l'allenamento di Sara Dossena in funzione di 名古屋ウィメンズマラソン( Nagoya Women's Marathon ) .
Non è mia intenzione scrivere per una giornata intera mettendo giorno per giorno il suo allenamento, anche perchè, se non si commenta ogni evento non si contestualizza nulla.
Mi soffermo sulle differenze fra una preparazione e l'altra.
Premesso che ognuna delle tre maratone preparate da Sara ( anzi 4 perchè NY bis è stata preparata almeno fino a pochi giorni prima ) aveva soprattutto senso finirle.
Sostanzialmente nelle volte precedenti abbiamo puntato la bussola su una preparazione abbastanza classica, cercando di fare un volume adeguato e sensato per quel periodo, magari con la paura di finire le energie troppo presto. Parzialmente sapevo che Sara ha dalla sua la resistenza ma la maratona è lunga. In precedenza c'era anche un discorso di necessaria importanza nel finire, vuoi che è la prima volta e non puoi fallire, poi c'è la maglia azzurra da onorare e devi finire. A Nagoya si è ragionato diversamente, ok che va portata a termine ma non abbiamo niente da perdere e quindi allenamento e condotta di gara mirati alla velocità, poi quel che succede lo vedremo in gara.
Come si ottiene questo ? La fortuna è che Sara si sta strutturando sempre più e, affrontare 150/160 km settimana è possibile, per fare questo e non subire un eccessivo affaticamento generale ho quasi escluso la bici nei 90 gg prima . Le sedute di lungo non sono mai state più di 32/34 km e soprattutto l'intensità in queste sedute è stata più bassa del solito e, sono state diluite e inserite da lontano...
Si è deciso di correre qualche gara veloce e di fare potenza aerobica spinta su distanze non troppo lunghe. Se vogliamo dirla in poche parole una preparazione per una mezza con uno sguardo alla maratona. Ho volutamente portato Sara in condizione di percorrere 30 km molto vicina ai 3'20" al km per poi lascarla al suo destino. Inserire lavori di "garanzia" oltre il 30° significava farle perdere "vigore" e relegarla in un ipotetico secondo gruppo....
Concludendo: abbiamo lavorato su quello che si chiama "anello debole della catena" sperando che, quelli più solidi, non ci avrebbero abbandonato al momento opportuno."
Insomma riassumendo: fortuna audaces iuvat.
E io direi: memento audere, sed non semper
"[...approfondimento tecnico....allenamento...]
Con questo post vorrei trattare qualcosa che riguardi l'allenamento di Sara Dossena in funzione di 名古屋ウィメンズマラソン( Nagoya Women's Marathon ) .
Non è mia intenzione scrivere per una giornata intera mettendo giorno per giorno il suo allenamento, anche perchè, se non si commenta ogni evento non si contestualizza nulla.
Mi soffermo sulle differenze fra una preparazione e l'altra.
Premesso che ognuna delle tre maratone preparate da Sara ( anzi 4 perchè NY bis è stata preparata almeno fino a pochi giorni prima ) aveva soprattutto senso finirle.
Sostanzialmente nelle volte precedenti abbiamo puntato la bussola su una preparazione abbastanza classica, cercando di fare un volume adeguato e sensato per quel periodo, magari con la paura di finire le energie troppo presto. Parzialmente sapevo che Sara ha dalla sua la resistenza ma la maratona è lunga. In precedenza c'era anche un discorso di necessaria importanza nel finire, vuoi che è la prima volta e non puoi fallire, poi c'è la maglia azzurra da onorare e devi finire. A Nagoya si è ragionato diversamente, ok che va portata a termine ma non abbiamo niente da perdere e quindi allenamento e condotta di gara mirati alla velocità, poi quel che succede lo vedremo in gara.
Come si ottiene questo ? La fortuna è che Sara si sta strutturando sempre più e, affrontare 150/160 km settimana è possibile, per fare questo e non subire un eccessivo affaticamento generale ho quasi escluso la bici nei 90 gg prima . Le sedute di lungo non sono mai state più di 32/34 km e soprattutto l'intensità in queste sedute è stata più bassa del solito e, sono state diluite e inserite da lontano...
Si è deciso di correre qualche gara veloce e di fare potenza aerobica spinta su distanze non troppo lunghe. Se vogliamo dirla in poche parole una preparazione per una mezza con uno sguardo alla maratona. Ho volutamente portato Sara in condizione di percorrere 30 km molto vicina ai 3'20" al km per poi lascarla al suo destino. Inserire lavori di "garanzia" oltre il 30° significava farle perdere "vigore" e relegarla in un ipotetico secondo gruppo....
Concludendo: abbiamo lavorato su quello che si chiama "anello debole della catena" sperando che, quelli più solidi, non ci avrebbero abbandonato al momento opportuno."
Insomma riassumendo: fortuna audaces iuvat.
E io direi: memento audere, sed non semper
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Re: prestazioni dei "nostri" elite
ha fatto bene. e c´é la conferma della maggiore specificitá con l´abbandono della bici.
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Re: prestazioni dei "nostri" elite
Lo penso anch'io,lucaliffo ha scritto: gio 21 mar 2019, 11:06 ha fatto bene. e c´é la conferma della maggiore specificitá con l´abbandono della bici.
la coperta è relativamente corta per tutti per cui se punti ad un grande risultato cronometrico devi rischiare, sia nella preparazione che nella condotta di gara.
Tralasciando eventuali problemi di sponsor/contratti, nessuno verrà ricordato per la posizione in cui terminerà la maratona di Nagoya, nemmeno in caso di vittoria, al contrario il suo risultato cronometrico entra nella storia dell'atletica italiana.
Direi poi che la tanto discussa e annosa questione triathlon va definitivamente a farsi benedire. Ai massimi livelli la specificità non è barattabile
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Re: prestazioni dei "nostri" elite
giustamente non poteva fare altrimenti, ha messo del fieno in cascina. E' calata negli ultimi 7km e in effetti rispecchia ciò che dice della preparazione.
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