IL METODO HADD

L'allenamento per tutte le altre distanze e la tecnica di corsa
chippz
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da chippz »

Per il discorso percentuali, non vanno bene per tutti.
Tipo il mio 70% è 140, ma a questa frequenza andrei a 6' (ad andar bene..), ma se faccio il lento facile a 4'50" capisci che quel 70% non mi rispecchia. E io sono un caso limite perchè forse a 75% mi avvicino al ritmo lento, ma non è detto..
E la stessa cosa succede per tutte le percentuali.
Gym: squat 110k / panca 70k / stacco 145k
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Zedemel
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da Zedemel »

cicciometiccio ha scritto: mar 14 mar 2017, 18:49 Non capisco, infine, la critica di chi dice che la FC anche a parità di tutto il resto (percorso, passo, atleta, temperatura) possa variare di giorno in giorno, portando appunto esempi di uscite praticamente identiche di ritmo e ravvicinate con bpm diversi anche di 5-8 battiti. Qui gli universitari direbbero che APPUNTO bisognava seguire i bpm che indicano come stai quel giorno lì specifico, ossia che il cuore in un caso era più sollecitato (possibili spiegazioni: dormito male/meno, fatto uscita più tosta prima, bevuto meno/zero, riscaldamento diverso, ecc.) e viceversa l'altra.
la critica sta nel fatto che non si fa cuoretica leggera, ma corsa, per cui bisogna allenare le gambe per fare una gara nel minor tempo possibile.
Il cuore è il muscolo più importante (o meglio è strettamente necessario :) ), per cui la natura ci ha dotato di ampio margine, non è certo quello che ci penalizzerà nella prestazione.
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lucaliffo
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da lucaliffo »

cicciometiccio,
il difetto peggiore del metodo è l'uso delle % uguali per tutti.
E' FALSO che una stessa % significhi stesso sforzo e stessi avvenimenti fisiologici urbi et orbi.
mi sembra di averlo spiegato a sufficienza nel mio blog negli aerticoli etichetta "cardio".

c'è gente che all'80% fa un lento assolutamente rigenerante mentre per altri è un medio.
io in questo momento al 70% CAMMINO (veloce...) invece a 18 anni correvo lento a RG10+60".
quando si invecchia la fcmax si abbassa e quindi tutti i punti intermedi tendono ad avvicinarsi tra loro e alla fcmax, anche in %.
io sono uno che la cl non la fa fare svelta come le eminenze famose... ma, da una statistica sui miei atleti risultò questo:

statistica atleti sub-40 (21-39 anni).
media fcmax: 188
media fc soglia: 171 - 91%
media fc cl: 141 - 75%
madia diff.bpm max-soglia 17

statistica ultra40enni (40-54 anni).
media fcmax: 180.
media fc soglia: 168 - 93.3%.
media fc cl: 142 - 79%.
media diff.bpm max-soglia 12

ora, se prendiamo questi che fanno lenti facili al 79% e li costringiamo ad andare al 70% che succede? camminano.
rjo dedurrebbe che camminano perchè sono aerobicamente fiacchi, stronzata! perchè invece sono proprio quelli più forti nella maratona o nella 100km!
mentre nel primo gruppo dei giovani ci sono parecchi mezzofondisti veloci che dai 5km in su fanno pena.
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http://ilcorsarotraining.blogspot.com.br/
Bixio68
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da Bixio68 »

Più chiaro di così si muore !!
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da cicciometiccio »

chippz ha scritto: mar 14 mar 2017, 19:18 Per il discorso percentuali, non vanno bene per tutti.
Tipo il mio 70% è 140, ma a questa frequenza andrei a 6' (ad andar bene..), ma se faccio il lento facile a 4'50" capisci che quel 70% non mi rispecchia. E io sono un caso limite perchè forse a 75% mi avvicino al ritmo lento, ma non è detto..
E la stessa cosa succede per tutte le percentuali.
Infatti io stesso avevo scritto, in altro thread, per capire se ero "strano" io o no e alla fine direi che grossomodo quasi tutti qui al 70% vanno pianissimo e molti tra cui il sottoscritto anche al 75% stanno sempre lontani (=vanno più piano) da ritmi classici di CL tipo RG+40/50''.

Il punto, a questo punto :mrgreen: , diventa un altro: chi/cosa stabilisce che sto facendo correttamente una corsa lenta a un certo ritmo piuttosto che un altro?
a parte estremi ovvi (se mi sento stanco morto, è chiaro che non era "lenta", ecc.), non mi sembra ci sia una spiegazione "tecnico-scientifica" per la quale sia oggettivamente corretto andare (grossomodo) ad un certo ritmo, ad esempio più a RG+45'' (linea "classica") piuttosto che RG+2'30'' (Rjo). I primi criticheranno i secondi di andare inutilmente piano e viceversa i secondi affermeranno che i primi vanno inutilmente troppo veloce (che non stanno facendo un lento).
Allora entra in campo chi parla di percezione di sforzo, ma anche qui secondo me stiamo nel "troppo" soggettivo: uno più incline alla sofferenza, che sopporta bene la fatica, sarà convinto di andare abbastanza piano a ritmi molto più sostenuti di uno con lo stesso identico fisico e preparazione ma che sente subito/parecchio lo sforzo.

Nel mio caso, assumendo per semplicità (ma non credo di valerli, anche se di poco) che abbia RG a 4.30:
I) a 5:10 (+40'') decisamente NON avverto di fare un lento, e anche i battiti lo confermano (86-87% FCmax), per me è un medio, magari un medio non particolarmente impegnativo
II) a 5:40 circa (+70'', un po' la media dell'indicazione generica di Luc +60-80'') diventa una corsa che avverto non impegnativa, ma ancora non del tutto lenta-facile. I battiti qui stanno all'80% circa
iii) per stare al 75% devo scendere fino a 6:20/6:30 circa. Ecco qui ovviamente corro con impressione di sforzo davvero modesto. Però, appunto, sto a quasi +120'' (2 minuti)!
Ora, escluso I) che comunque vale la pena ricordare viene "venduto" come lento da gente famosa come Albanesi e altri, la mia domanda è: qual è il mio lento "giusto", iI) o III) (o una via di mezzo)? A seconda di cosa si predilige come variabile (passo, battiti o infine percezione di sforzo) prevale uno o l'altro.

Ciao!
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da cicciometiccio »

Zedemel ha scritto: mar 14 mar 2017, 19:41
cicciometiccio ha scritto: mar 14 mar 2017, 18:49 Non capisco, infine, la critica di chi dice che la FC anche a parità di tutto il resto (percorso, passo, atleta, temperatura) possa variare di giorno in giorno, portando appunto esempi di uscite praticamente identiche di ritmo e ravvicinate con bpm diversi anche di 5-8 battiti. Qui gli universitari direbbero che APPUNTO bisognava seguire i bpm che indicano come stai quel giorno lì specifico, ossia che il cuore in un caso era più sollecitato (possibili spiegazioni: dormito male/meno, fatto uscita più tosta prima, bevuto meno/zero, riscaldamento diverso, ecc.) e viceversa l'altra.
la critica sta nel fatto che non si fa cuoretica leggera, ma corsa, per cui bisogna allenare le gambe per fare una gara nel minor tempo possibile.
Il cuore è il muscolo più importante (o meglio è strettamente necessario :) ), per cui la natura ci ha dotato di ampio margine, non è certo quello che ci penalizzerà nella prestazione.

Non ci stiamo capendo.
Volevo dire che per chi usa i battiti come "proxy" di fatica/affaticamento, il ragionamento te lo ribaltano: è normale avere battiti diversi anche facendo lavori identici (es: una corsa lenta) in giornate ravvicinate e proprio grazie ai bpm potresti/dovresti adeguare le uscite (quando sono più alti, andando meno veloce e viceversa), proprio perché dovresti sentirti più stanco il giorno che hai battiti più alti (sempre a parità di tutto il resto). Invece, sempre secondo questo ragionamento, sbagli "tu" a fissarti ad andare allo stesso passo (es. 5.30) quando i battiti ti "dimostrano" che (esagerando) hai fatto 2 lavori diversi (nel giorno che erano più alti magari per loro hai fatto una corsa media),
Spero di essere stato più chiaro, sempre specificando che provo a mettermi in panni non miei eh
Ultima modifica di cicciometiccio il mar 14 mar 2017, 22:54, modificato 1 volta in totale.
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da spiritolibero »

Io vado a sensazione e me ne frego di tutti sti calcoli matematici. :felice:
1,73m x 57kg
obiettivi: mezzofondista in cerca di sfide
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da cicciometiccio »

spiritolibero ha scritto: mar 14 mar 2017, 22:54 Io vado a sensazione e me ne frego di tutti sti calcoli matematici. :felice:
Ok e quindi non fai "la tara" su a quanto stai andando mentre corri? Voglio dire, vai proprio a sensazione al punto che, in una giornata che sei particolarmente stanco/avverti fatica, vai anche 30 secondi al km più lento e viceversa?
Perché la mia idea è che molti dicono di andare (totalmente) a sensazione, ma poi se un certo tratto mentre corrono vedono che sono andati davvero lenti, accelerano (fregandosene a quel punto della "sensazione"); non so se mi spiego.
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da cicciometiccio »

lucaliffo ha scritto: mar 14 mar 2017, 20:39 cicciometiccio,
il difetto peggiore del metodo è l'uso delle % uguali per tutti.
E' FALSO che una stessa % significhi stesso sforzo e stessi avvenimenti fisiologici urbi et orbi.
mi sembra di averlo spiegato a sufficienza nel mio blog negli aerticoli etichetta "cardio".

c'è gente che all'80% fa un lento assolutamente rigenerante mentre per altri è un medio.
io in questo momento al 70% CAMMINO (veloce...) invece a 18 anni correvo lento a RG10+60".
quando si invecchia la fcmax si abbassa e quindi tutti i punti intermedi tendono ad avvicinarsi tra loro e alla fcmax, anche in %.
io sono uno che la cl non la fa fare svelta come le eminenze famose... ma, da una statistica sui miei atleti risultò questo:

statistica atleti sub-40 (21-39 anni).
media fcmax: 188
media fc soglia: 171 - 91%
media fc cl: 141 - 75%
madia diff.bpm max-soglia 17

statistica ultra40enni (40-54 anni).
media fcmax: 180.
media fc soglia: 168 - 93.3%.
media fc cl: 142 - 79%.
media diff.bpm max-soglia 12

ora, se prendiamo questi che fanno lenti facili al 79% e li costringiamo ad andare al 70% che succede? camminano.
rjo dedurrebbe che camminano perchè sono aerobicamente fiacchi, stronzata! perchè invece sono proprio quelli più forti nella maratona o nella 100km!
mentre nel primo gruppo dei giovani ci sono parecchi mezzofondisti veloci che dai 5km in su fanno pena.
Grazie per la risposta. I numeri mi piacciono per cui mi hai reso felice :D Il concetto mi è chiaro adesso. :thumleft:
Quindi se ho capito bene i ritmi per la cl sono stabiliti dai tuoi atleti andando a sensazione, giusto? O c'è anche un tuo contributo/indicazione?
Sulla soglia sono poco esperto: qui come la determini?

Ciao
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da spiritolibero »

cicciometiccio ha scritto: mar 14 mar 2017, 22:58
spiritolibero ha scritto: mar 14 mar 2017, 22:54 Io vado a sensazione e me ne frego di tutti sti calcoli matematici. :felice:
Ok e quindi non fai "la tara" su a quanto stai andando mentre corri? Voglio dire, vai proprio a sensazione al punto che, in una giornata che sei particolarmente stanco/avverti fatica, vai anche 30 secondi al km più lento e viceversa?
Perché la mia idea è che molti dicono di andare (totalmente) a sensazione, ma poi se un certo tratto mentre corrono vedono che sono andati davvero lenti, accelerano (fregandosene a quel punto della "sensazione"); non so se mi spiego.
Si Ciccio, io vado totalmente a sensazione quando faccio il fondo lento.
Oggi, ad esempio, mi sono usciti 12km con media a 5'06", l'altra volta invece a 5'15. I battiti li guardo alla fine, ma come mero dato indicativo. Generalmente a queste velocità tengo una frequenza cardiaca media di 153 BPM su una freq max di 198 BPM. Ma, talvolta, con la stessa sensazione di sforzo e andatura uguale, ho registrato una media battiti a 158-160 BPM.
La variazione può dipendere da tantissimi fattori come nel forum hanno spiegato altri utenti.

Per questo preferisco -forse sbagliando- seguire la sensazione di corsa "facile" piuttosto che agganciarmi a parametri numerici o cardiaci.
1,73m x 57kg
obiettivi: mezzofondista in cerca di sfide