IL METODO HADD

L'allenamento per tutte le altre distanze e la tecnica di corsa
cicciometiccio
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da cicciometiccio »

@GioPod: ottima disamina, secondo me tuttavia il punto è un altro. A me come penso a tutti quanti i runner dovrebbe interessare come massimizzare gli allenamenti ossia il tempo che dedichiamo alla corsa: posso fare 8 ore a settimana, come le "uso" al meglio per migliorare il più possibile nella gara x (es. 10k)? In altre parole tra un metodo che prevede 12 ore di lavoro a settimana ed uno che ne prevede 6, se il primo non porta ad evidenti benefici sul secondo, perché dovrei seguirlo? Nel concreto, il primo metodo sarebbe appunto hadd o quantomeno l'interpretazione "universitaria". Al di là della noia di fare quel metodo e del tempo che non tutti hanno - inteso sia come "monte" totale a settimana/mese, sia come singole uscite (3h, pure fosse di wend, non sono banali da trovare) - potrei ancora farci un pensierino se fosse almeno conclamato che ottengo risultati super e soprattutto superiori ad altri metodi (sempre, a parità di tempo dedicato). Siccome, stringi stringi, non mi pare sia così, non ne vedo il senso.
Per me trovano terreno fertile per una grave carenza di chi segue le tabelle più o meno classiche: la fase della costruzione della base aerobica ("base period") e qui ci incrociamo su quanto dici che è tanto più utile quanto uno è scarso: appunto perché più sei scarso, più solitamente hai bisogno (sei carente) di base aerobica.
Infine credo che non tutti realizzino che, IN MEDIA, negli universitari l'aspirazione tipica è fare maratone o giù di lì, quindi distanze elevate. Qui mi sembra che invece ci siano sopratutto mezzofondisti. E' chiaro che i benefici del metodo hadd/univers sono apprezzabili (posto che per me è sempre da dimostrare che siano superiori ad altri metodi, a parità di ore dedicate) su distanze lunghe. Come ho scritto prima dai 10k in giù mi pare davvero poco sensato prevedere uscite di 3h di corsa lenta. Per carità, male non fa, ma è come se ad un calciatore fai fare come allenamento principale il potenziamento delle braccia. Servono pure quelle eh, ma insomma vengono al 24° posto di importanza ;)

Ciao
lucaliffo
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da lucaliffo »

giopod,
"un altro grosso svantaggio : con mesi e mesi a queste andature tendenzialmente blande si allena poco l’aspetto della forza e della forza resistente. Per cui se sei già forte di tuo non ne risenti molto. Se invece hai lacune sotto questo aspetto ti dealleni.
Dovrebbero inserire lavori su questo aspetto"

la vedo dura allenare la forza senza sfiorare "l'inferno lattacido" :D
quando fai forza i battiti si mantengono bassi anche producendo ettolitri di acido...
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lucaliffo
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da lucaliffo »

ciccio,
mi aspettavo la tua domanda. oltre alla statistica per età, ne feci una anche per fcmax, prendendo i 4 con fcmax maggiore e i 4 con fcmax minore:

miei con FCmax +alta (max, soglia, cl e range):
P: 198 - 186 - 145 (53)
E: 190 - 175 - 145 (45)
Z: 190 - 175 - 145 (45)
D: 189 - 172 - 145 (44)
età media 30
range medio 46
fc medie: 192 - 177 (92.2%) - 145 (75.5%)

miei con FCmax +bassa:
L: 176 - 165 - 140 (36)
R: 173 - 160 - 138 (35)
A: 170 - 160 - 135 (35)
L: 170 - 160 - 140 (30)
età media 45
range medio 34
fc medie: 172 - 161 (93.6%) - 138 (80.2%)
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Zedemel
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da Zedemel »

GioPod ha scritto: mer 15 mar 2017, 12:06
L’allenamento ossessivamente lento dei cuoretici, e senza deriva (particolare importante e illuminante) che loro sostengono sia di costruzione AEROBICA (con distinzione altrettanto ossessiva tra anaerobico e aerobico che poteva avere senso decenni fa, ora molto meno) in realtà serve ad altro, senza che ne siano pienamente consapevoli: serve ad allenare il sistema nervoso centrale in modo che i parametri velocità/respirazione/battiti cardiaci cambino, si modifichino.

In pratica dopo qualche mese di lenti cuoretici, senza assolutamente inserire stimoli molto diversi in termini di battiti, cioè senza sforzi massimali o paramassimali (quello che loro chiamano nemico durante la costruzione aerobica, cioè il mostro anaerobico altro non è il cuore che lavora ad alti regimi) l’atleta si trova a riuscire a correre a velocità via via maggiori con regimi pulsatori via via minori.
il punto è siamo sicuri che sia così a ritmo gara? Mi è quindi utile?
Senza prendere gli elite prendiamo uno che va a 3'30"/km e uno che va a 4'30"/km sui 10k, questa differenza è legata al cuore o il più veloce dei due ha muscoli nelle gambe migliori? Quanto effettivamente ottimizzare questa aerobìa fa guadagnare in termini di secondi (che poi è quello che conta nelle gare)?
Io che faccio dei lenti a 125bpm e gare a 155bpm circa, dovrei essere a correre con Bekele?
Prendendo spunto dal ciclismo Froome gira a 160bpm, Pantani andava a 190bpm, con prestazioni se vogliamo analoghe.
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da cicciometiccio »

lucaliffo ha scritto: mer 15 mar 2017, 13:20 ciccio,
mi aspettavo la tua domanda. oltre alla statistica per età, ne feci una anche per fcmax, prendendo i 4 con fcmax maggiore e i 4 con fcmax minore:

miei con FCmax +alta (max, soglia, cl e range):
P: 198 - 186 - 145 (53)
E: 190 - 175 - 145 (45)
Z: 190 - 175 - 145 (45)
D: 189 - 172 - 145 (44)
età media 30
range medio 46
fc medie: 192 - 177 (92.2%) - 145 (75.5%)

miei con FCmax +bassa:
L: 176 - 165 - 140 (36)
R: 173 - 160 - 138 (35)
A: 170 - 160 - 135 (35)
L: 170 - 160 - 140 (30)
età media 45
range medio 34
fc medie: 172 - 161 (93.6%) - 138 (80.2%)
Grazie mille Luc.
La mia domanda era se l'età influenza le % (medie) a cui vengono svolti i lavori quali in particolare la CL. Per quello ti avevo fatto l'esempio di Tizio e Caio con stessa FCmax ma età molto diverse: in questo caso ci si aspetta che i valori medi della CL siano su % della FCmax simili (visto che hanno la stessa massima) oppure in qualche modo l'età cambia le carte (tipo che per esempio quello più anziano va su bpm - e quindi % - un pò più alti)
cicciometiccio
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da cicciometiccio »

@ Luc: oddio a questo punto, volendo, potremmo dire che è (molto) meno sbagliato far andare tutti alla stessa frequenza cardiaca piuttosto che alla stessa % di FCmax (nella CL)! in fondo, se fai andare tutti intorno/ poco sopra i 140 (es: 142) non sbagli molto :)
Ovviamente è una provocazione eh (però mica sbagliata!) :joint:
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da lucaliffo »

cicciometiccio ha scritto: mer 15 mar 2017, 15:31 @ Luc: oddio a questo punto, volendo, potremmo dire che è (molto) meno sbagliato far andare tutti alla stessa frequenza cardiaca piuttosto che alla stessa % di FCmax (nella CL)! in fondo, se fai andare tutti intorno/ poco sopra i 140 (es: 142) non sbagli molto :)
Ovviamente è una provocazione eh (però mica sbagliata!) :joint:
no perchè magari c'è chi va a 130 e chi a 150... ma 140 è un buon valore medio. in effetti quando ero pischello parlavano tutti di "intorno a 140".

dai dati pare che ci sia similitudine tra chi ha fcmax alta, giovane o meno.
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Re: RE: Re: IL METODO HADD

Messaggio da GioPod »

Zedemel ha scritto:
GioPod ha scritto: mer 15 mar 2017, 12:06
L’allenamento ossessivamente lento dei cuoretici, e senza deriva (particolare importante e illuminante) che loro sostengono sia di costruzione AEROBICA (con distinzione altrettanto ossessiva tra anaerobico e aerobico che poteva avere senso decenni fa, ora molto meno) in realtà serve ad altro, senza che ne siano pienamente consapevoli: serve ad allenare il sistema nervoso centrale in modo che i parametri velocità/respirazione/battiti cardiaci cambino, si modifichino.

In pratica dopo qualche mese di lenti cuoretici, senza assolutamente inserire stimoli molto diversi in termini di battiti, cioè senza sforzi massimali o paramassimali (quello che loro chiamano nemico durante la costruzione aerobica, cioè il mostro anaerobico altro non è il cuore che lavora ad alti regimi) l’atleta si trova a riuscire a correre a velocità via via maggiori con regimi pulsatori via via minori.
il punto è siamo sicuri che sia così a ritmo gara? Mi è quindi utile?
Senza prendere gli elite prendiamo uno che va a 3'30"/km e uno che va a 4'30"/km sui 10k, questa differenza è legata al cuore o il più veloce dei due ha muscoli nelle gambe migliori? Quanto effettivamente ottimizzare questa aerobìa fa guadagnare in termini di secondi (che poi è quello che conta nelle gare)?
Io che faccio dei lenti a 125bpm e gare a 155bpm circa, dovrei essere a correre con Bekele?
Prendendo spunto dal ciclismo Froome gira a 160bpm, Pantani andava a 190bpm, con prestazioni se vogliamo analoghe.
No Zeme. Questa tua obiezione ha sempre poco senso, non segui bene, non ti applichi! Immagine Loro non preparano gare con questo metodo. Ci fanno un periodo di costruzione prima di fare tabelle specifiche
Ericradis
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da Ericradis »

Io sono uno con buone doti di resistenza naturali ma scarse doti di forza e velocità. Se facessi la costruzione secondo il metodo loro arriverei alla fase specifica che non riesco ad andare di molto più forte della corsa lenta neanche per 100m!
silva1928
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da silva1928 »

Con il metodo ho preparato due mezze, e come ho ribadito più volte per me, per come sono fatto io,ha più pro che contro. Ora sto correndo senza seguire tabella perchè sono un continuo dentro e fuori da malattia. Mi sono comprato questo libro ed ho trovato alcuni spunti interessanti. Magari i difetti che trovo nel metodo Rjo,riesco a colmarli con qualche consiglio preso da quì e mi personalizzerò qualche uscita .Immagine

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