IL METODO HADD

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L'Appiedato
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da L'Appiedato »

Preciso una cosa che probabilmente è già ben chiara.
Velocità di corsa e hr non sono direttamente proporzionali.
Si ha invece una curva.
A basse velocità si è poco efficienti, man mano che si corre più veloci l'efficienza migliora fino ad un punto in cui per correre un poco più veloci il cuore deve lavorare molto di più poichè si perde efficienza a causa della fatica e di limiti del sistema neuromuscolare
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GioPod
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da GioPod »

Ce l'hai una curva standard?
lucaliffo
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da lucaliffo »

cicciometiccio ha scritto: ven 17 mar 2017, 9:23 Non me ne intendo abbastanza da poter affermare / confutare che i battiti sono influenzati (correlati positivamente, se vogliamo fare i precisi) dal respiro/fiato ma non dall'apparato locomotore.

La mia sensazione (usando o il cardio) è che con gambe dure ossia che stanno per cedere, il cuore deve lavorare di più, a parità del resto (es. passo) e viceversa quando sono fresche e quindi danno una bella risposta elastica. Probabilmente però questa correlazione è meno forte e sopratutto va letta diversamente: bisogna vedere se e per quanto uno è andato sopra soglia. Dopo un bel pò di km, le cambe cederanno anche con bpm fissi o addirittura in diminuzione (=non ce la fo più!)
1) a me il più delle volte accade il contrario: gambe dure > cuore che non si alza... rimane "duro" pure lui.
ma parlo di "giornate no", non di "finale di gara/allenamento duro".
il secondo caso può accadere anche senza andare sopra soglia. e la causa del "cedimento delle gambe" è tutta da vedere... cedimento metabolico? del serbatoio energetico? della forza specifica delle gambe? della postura generale?

2) poi osserviamo che più si usa la forza (bici, palestra) e più il cuore rimane basso a parità di sforzo

3) poi io che marcio ho osservato una cosa inusitata: a parità di sforzo/respirazione nella marcia ho cuore più basso... sono tentato a dedurre che l'ammortizzazione della fase di volo nella corsa costi qualche bpm :o
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da silva1928 »

Io ho corso a fianco di diversi marciatori ed è un piacere vederli...ci hanno provato in tutti i modi a convincermi,anche Ivano Brugnetti e la ex fidanzata Elisa di Vincenzo....nulla,la corsa ha sempre preso il sopravvento.
Comunque viva la marcia

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L'Appiedato
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da L'Appiedato »

GioPod ha scritto: ven 17 mar 2017, 11:03 Ce l'hai una curva standard?
No, non penso nemmeno che esistano perchè ciascuno ha la propria curva.
Metti il caso di due corridori, alti uguali, pensanti uguali, stessi tempi, stessa soglia....però magari uno è molto più efficiente dell'altro e corre veloce tanto quanto il secondo pur esprimendo una potenza inferiore
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Re: RE: Re: IL METODO HADD

Messaggio da GioPod »

lucaliffo ha scritto:giopod,
"un altro grosso svantaggio : con mesi e mesi a queste andature tendenzialmente blande si allena poco l’aspetto della forza e della forza resistente. Per cui se sei già forte di tuo non ne risenti molto. Se invece hai lacune sotto questo aspetto ti dealleni.
Dovrebbero inserire lavori su questo aspetto"

la vedo dura allenare la forza senza sfiorare "l'inferno lattacido" :D
quando fai forza i battiti si mantengono bassi anche producendo ettolitri di acido...
Secondo me.il lattato è un loro falso nemico. Parte dalla concezione che correndo forte si alzano le pulsazioni e comincia l'accumulo.
Ma.se si potesse inserire la forza senza aumentare.i battiti secondo me, secondo me eh, potrebbe non stravolgere l'azione sul sistema nervoso centrale
Ultima modifica di GioPod il ven 17 mar 2017, 19:13, modificato 1 volta in totale.
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Re: RE: Re: IL METODO HADD

Messaggio da Zedemel »

salvassa ha scritto: ven 17 mar 2017, 9:56
Zedemel ha scritto: Ho preso questo esempio perché mi ci ritrovo un po nella mezza, non faccio la gara col fiatone, ma mi cedono le gambe nel finale.
Idem, ma secondo me anche nell'esempio di alba al runner cedono le gambe non va in crisi ipoglicemica... troppo presto a meno di alimentazione proprio sballata

Più che "finisce la benzina" io direi gli è scesa la catena :-)

Questo è il motivo per cui Hudson suggerisce di fare sempre più km al ritmo gara man mano che ci si avvicina all'evento (in quella che per gli anglofani è la tempo run)

Tra l'altro secondo me è illuminante la definizione che da hudson della parte aerobica. Poi la cerco a casa per essere più preciso, ma il senso è: quello che ti serve affinché non sia limitante in gara... insomma un po' l'opposto degli universitari
esatto, scende la catena, o per passo troppo forte o per mancanza di forza, ma la sostanza è quella.
Secondo me per gare oltre i 10-14km la parte cardio è abbondantemente in buffer.
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da Zedemel »

lucaliffo ha scritto: ven 17 mar 2017, 11:04
3) poi io che marcio ho osservato una cosa inusitata: a parità di sforzo/respirazione nella marcia ho cuore più basso... sono tentato a dedurre che l'ammortizzazione della fase di volo nella corsa costi qualche bpm :o
ritengo tu deduca bene :)
io aggiungo un'altra ipotesi collegata, che il fattore peso non incida tanto in quanto tale, ma perché si sollecita di più e quindi va a scadere di più l'ammortizzazione/rimbalzo.
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da Ericradis »

Zedemel ha scritto: ven 17 mar 2017, 19:34
lucaliffo ha scritto: ven 17 mar 2017, 11:04
3) poi io che marcio ho osservato una cosa inusitata: a parità di sforzo/respirazione nella marcia ho cuore più basso... sono tentato a dedurre che l'ammortizzazione della fase di volo nella corsa costi qualche bpm :o
È principalmente lo sballottamento che aumenta i battiti nella corsa verso la marcia.
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da lucaliffo »

3 universitari alla stramilano.

1) migliora il pb di 11' (era sulle 2h), nel frattempo dimagrito 8kg

2) esordio in mezza, a fronte di un FM4 a 4'50 va a 5'10

3) peggiora il pb di 14'. dai 65km/sett della costruzione passa a 80 in specifica

colpa del caldo?
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