MONTAGNA

[Ericradis]

c'è una parte di impoderabile, si è spesso contornati da pietre e tratti scoscesi, una scivolata e addio. Altre volte si fanno follie, spesso legate alla voglia di non rinunciare.

una scivolata mica la fanno 4 persone all´unisono. probabilmente é stata una valanga e sappiamo ke le condizioni meteo sono determinanti in questo senso.
io a volte feci delle cazzate "tecnike", tipo farmi una paretina di 10m senza attrezzatura, ma al meteo dó attenzione ossessiva.
una cosa ke non capisco é la tendenza a cercare riparo se le condizioni meteo peggiorano di brutto mentre stai su... poi puó essere ke restano pessime per 3 giorni e sei fregato. in questi casi secondo me é bene SCENDERE IL PIÚ POSSIBILE ALLA VELOCITÁ DELLA LUCE, come fecero ora sul k2 i nepalesi

Il meteo è importantissimo ma ci sono anche dei microclimi in montagna che condizionano pesantemente, correnti di aria più calda, acqua sorgente.
Circa la possibilità di scendere il più velocemente possibile è vero, ma chi rimane in quota spesso lo fa per sfinimento o mancanza di visibilità. Cosí sembra che morí un cardiologo che conoscevo non ancora ritrovato...

https://www.ilgiorno.it/lecco/cronaca/2 ... nese.shtml

[Zedemel]

c'è una parte di impoderabile, si è spesso contornati da pietre e tratti scoscesi, una scivolata e addio. Altre volte si fanno follie, spesso legate alla voglia di non rinunciare.

una scivolata mica la fanno 4 persone all´unisono. probabilmente é stata una valanga e sappiamo ke le condizioni meteo sono determinanti in questo senso.
io a volte feci delle cazzate "tecnike", tipo farmi una paretina di 10m senza attrezzatura, ma al meteo dó attenzione ossessiva.
una cosa ke non capisco é la tendenza a cercare riparo se le condizioni meteo peggiorano di brutto mentre stai su... poi puó essere ke restano pessime per 3 giorni e sei fregato. in questi casi secondo me é bene SCENDERE IL PIÚ POSSIBILE ALLA VELOCITÁ DELLA LUCE, come fecero ora sul k2 i nepalesi

Il meteo è importantissimo ma ci sono anche dei microclimi in montagna che condizionano pesantemente, correnti di aria più calda, acqua sorgente.
Circa la possibilità di scendere il più velocemente possibile è vero, ma chi rimane in quota spesso lo fa per sfinimento o mancanza di visibilità. Cosí sembra che morí un cardiologo che conoscevo non ancora ritrovato...

https://www.ilgiorno.it/lecco/cronaca/2 ... nese.shtml

Alla fine ogni caso fa storia a sé, c'è anche una fetta di gente che non è molto preparata fisicamente, alla fine è più simile ad uno sport che al passeggio.

[mb70]

Per me questo aspetto della preparazione dell'escursione in tutti i suoi aspetti è la parte più importante ma anche divertente dell'andare in montagna. Nell'ultimo corso del CAI che ho seguito siamo arrivati a compilare un foglio di rotta per un'escursione da fare fuori sentiero. Il foglio divide in molti tratti il percorso e riporta tutti i dati, lunghezza, pendenza media, altitudine di partenza e arrivo, tempo di percorrenza, azimut e controazimut, punti di riferimento. L'obiettivo è avere la situazione sempre sotto controllo anche in momenti di all White. È divertente e se nel corso dell'uscita il tempo peggiora (ma è già stato verificato prima) sei portato a tornare a casa senza rimpianti perché comunque sei soddisfatto di tutta l'organizzazione. Io da quando ho fatto queste esperienze vado in montagna meno spesso! Cioè ci penso bene prima di andare. Per esempio ora non ci penso neanche lontanamente. Anche perché le Apuane che sono vicine sono molto pericolose

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[lucaliffo]

simone e tamara sul pobeda, siberia, invernale

https://www.youtube.com/watch?v=nWmXPWTkL9M

[lucaliffo]

messner 77enne si ri-ri-sposa con una 42 enne

[Zedemel]

https://www.youtube.com/watch?v=XdOzbM_7GMI
scalatina

[lucaliffo]

https://www.youtube.com/watch?v=XdOzbM_7GMI
scalatina

1000m d+ con difficoltá obbligatoria 5c in meno di 2 ore...

mio fratello ieri era a 3030m sulla normale dell´ortles da solda

[Zedemel]

brutale
https://www.youtube.com/watch?v=b6OvrRbGU68

[lucaliffo]

tornato a interessarmi alla montagna con alcune serie di video sul tubo fatte da guide alpine brasiliane, parliamo di altissima montagna, over 6000, ande e himalaya. i video sono assolutamente FANTASTICI e diversi da quello a cui siamo abituati. alcune note:

- i tizi hanno anche fini commerciali, parlano di spedizioni commerciali in cui portano su dei clienti. e poi gestiscono negozi di articoli da montagna
- i video sono divertenti e anche comici, questo é tipico brasiliano. ad esempio uno descrive nei putridi dettagli la diarrea che lo colse a 6500 in bolivia , ma anche questo serve
- c´é poca poesia ma molta descrizione dettagliata di tutti gli aspetti utili, tecnici, logistici, economici. di estrema utilitá
- molti video parlano di tragedia, morte. beh questo un pó per l´estetica sadica del brasiliano medio, un pó perché effettivamente i brasiliani muoiono come le mosche in montagna, un pó per fini commerciali (spandere terrore cosí li contratti per le spedizioni e compri attrezzatura buona nel loro negozio)
- importantissimo: descrivono nel dettaglio l´allenamento loro e dei clienti. e cosí scopro che si allenano UN CAZZO, del tipo che io attualmente (che sto a pezzi) sono piú allenato di loro quando affrontano un 8000
del tipo: 3 sedute a settimana in casa + 1-2 di trek al mese in brasile. nella seduta in casa fanno: un pó di palestrina basica (panca, trazioni, squat), un pó di scale/stepper con 15kg addosso e poi "l´aerobico" che consiste in un hiit di 6x1´ di corsa intensa. RIDICOLI!

l´ultimo punto spiega il penultimo, le frequenti tragedie, e conferma quello che ho sempre pensato:
a causa dello scarso allenamento > salgono troppo lentamente > arrivano in cima troppo tardi > nel pomeriggio il tempo peggiora, la temperatura scende di 40°, vento a 150kmh, non si vede piú un cazzo, sono sfiniti, cibo acqua e ossigeno esauriti > morte

TUTTE le tragedie che raccontano hanno questo sviluppo causale.
corollario: in questo caso l´hiit addirittura UCCIDE

[L'Appiedato]

Vidi il docufilm su Nirmal Purja, e mi sembrò di capire che nel suo caso le imprese fossero rese possibili da un grande allenamento figlio del tipo di esercitazione che faceva quando era nei corpi speciali. Alla mattina presto faceva una lunga corsa con zaino pesante, poi lavorava e alla sera di nuovo allenamento, questa volta in palestra

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