Cioè il 1'cl con quanti sec da fermo lo sostituisco?
Non chiedetemi perché, ma per comodità

1 minuto. Se vuoi rendere l'allenamento più veloce fai 2.GioPod ha scritto: lun 17 apr 2017, 22:14 E recupero da fermo, quanto??
Cioè il 1'cl con quanti sec da fermo lo sostituisco?
Non chiedetemi perché, ma per comodità![]()
dipende.spiritolibero ha scritto: lun 17 apr 2017, 22:13Cito te, ma è rivolto a tutti.L'Appiedato ha scritto: dom 16 apr 2017, 12:01 Adele certo, é tutta questione di motivazioni, ma non é sempre facile mantenere un'alta motivazione per la soddisfazione di bisogni secondari, in particolare se c'è da faticare tanto.
Io ritengo che entri in gioco anche una componente ossesiva.
La corsa, diciamocelo , talvolta é noiosa, spesso dura.
Fare ripetute non é tutto sto' divertimento. Le fai se hai le motivazioni giuste e un po' di ossesione (non patologica) aiuta
L'aspetto motivazionale è certamente determinante, se si corre nell'ottica di migliorare la propria prestazione. Altrimenti, se si vuole soltanto rimanere in forma e in buon stato di salute, è ben possibile farsi 3 uscite settimanali di corsa lenta. Oppure 2 uscite e un altro sport tipo tennis, mountain bike, bici da corsa etc.
Ma nel primo caso, dal punto di vista dell'atleta, è importante rendere l'allenamento "interessante" e variare il tipo di sedute. Infatti, a lungo andare, la mente si stanca della "routine", che peraltro è molto impegnativa parlando di lavori di qualità.
Vorrei sentire il parere del Corsaro su questo però.
Chi sarebbe?lucaliffo ha scritto: lun 17 apr 2017, 23:11dipende.spiritolibero ha scritto: lun 17 apr 2017, 22:13Cito te, ma è rivolto a tutti.L'Appiedato ha scritto: dom 16 apr 2017, 12:01 Adele certo, é tutta questione di motivazioni, ma non é sempre facile mantenere un'alta motivazione per la soddisfazione di bisogni secondari, in particolare se c'è da faticare tanto.
Io ritengo che entri in gioco anche una componente ossesiva.
La corsa, diciamocelo , talvolta é noiosa, spesso dura.
Fare ripetute non é tutto sto' divertimento. Le fai se hai le motivazioni giuste e un po' di ossesione (non patologica) aiuta
L'aspetto motivazionale è certamente determinante, se si corre nell'ottica di migliorare la propria prestazione. Altrimenti, se si vuole soltanto rimanere in forma e in buon stato di salute, è ben possibile farsi 3 uscite settimanali di corsa lenta. Oppure 2 uscite e un altro sport tipo tennis, mountain bike, bici da corsa etc.
Ma nel primo caso, dal punto di vista dell'atleta, è importante rendere l'allenamento "interessante" e variare il tipo di sedute. Infatti, a lungo andare, la mente si stanca della "routine", che peraltro è molto impegnativa parlando di lavori di qualità.
Vorrei sentire il parere del Corsaro su questo però.
per amatori (che in genere sono problematici e cacacazzi) possono essere proficue sedute varie/interessanti.
per chi ha una mentalità da professionista il problema non sussiste.
ad esempio la nostra baggiolini: quello che le dai da fare fa. se le dai 11 sedute a settimana di cui 8 intense le fa (poi si spacca ma è un altro discorso). mai una seduta saltata, modificata, tagliata. mai tempi deludenti o esageratamente buoni.
se c'è la neve prima spala la neve e poi corre.
se la pista è chiusa scavalca il cancello e corre.
se è notte corre a luci spente.
e se la vive NORMALE, nessun peso, nessuna lamentela, sempre sorridente e ottimista, nonostante le 8-10 ore di lavoro al giorno.
Qui stamattina alle 620 eravamo gia' a 28 gradichippz ha scritto: lun 17 apr 2017, 18:56 Questo pomeriggio, alle 18 c'erano ancora 20°C, 5x1000 a 3':28"/km di media.
Se vai con questa mentalita' quando ti passano i 40 anni che mancano alla pensione?chippz ha scritto: dom 16 apr 2017, 11:44 Se la vedi nell'ottica:
"Chi me lo fa fare di andare a correre?" - "Lucaliffo, altrimenti si licenzia"
"Chi me lo fa fare di andare a lavorare?" - "Il capo, altrimenti mi licenzia"
E' uguale, ma cambia solo il soggetto che cambia lavoro.![]()
Però in realtà è:
"Chi me lo fa fare di andare a correre?" - "La mia passione"
"Chi me lo fa fare di andare a lavorare?" - "Nessuno, infatti sono sempre svogliato e se potessi fare 0, farei 0. Lo faccio solo perché non ho voglia di cercarne un altro e perché per fortuna riesco a divertirmi con i colleghi"
Sono cose completamente diverse. Se il lavoro non ti piace o non è quello che desideri fare, dubito che il motivo per cui lo fai è la "passione".
-
Per me oggi circa 1h:20' a 4':54"/km.
emanuela baggiolini, ex elite oggi F45 ma ancora fa i minimi per i campionati assoluti.AdeleSkywalker ha scritto: mar 18 apr 2017, 11:32Chi sarebbe?lucaliffo ha scritto: lun 17 apr 2017, 23:11dipende.spiritolibero ha scritto: lun 17 apr 2017, 22:13
Cito te, ma è rivolto a tutti.
L'aspetto motivazionale è certamente determinante, se si corre nell'ottica di migliorare la propria prestazione. Altrimenti, se si vuole soltanto rimanere in forma e in buon stato di salute, è ben possibile farsi 3 uscite settimanali di corsa lenta. Oppure 2 uscite e un altro sport tipo tennis, mountain bike, bici da corsa etc.
Ma nel primo caso, dal punto di vista dell'atleta, è importante rendere l'allenamento "interessante" e variare il tipo di sedute. Infatti, a lungo andare, la mente si stanca della "routine", che peraltro è molto impegnativa parlando di lavori di qualità.
Vorrei sentire il parere del Corsaro su questo però.
per amatori (che in genere sono problematici e cacacazzi) possono essere proficue sedute varie/interessanti.
per chi ha una mentalità da professionista il problema non sussiste.
ad esempio la nostra baggiolini: quello che le dai da fare fa. se le dai 11 sedute a settimana di cui 8 intense le fa (poi si spacca ma è un altro discorso). mai una seduta saltata, modificata, tagliata. mai tempi deludenti o esageratamente buoni.
se c'è la neve prima spala la neve e poi corre.
se la pista è chiusa scavalca il cancello e corre.
se è notte corre a luci spente.
e se la vive NORMALE, nessun peso, nessuna lamentela, sempre sorridente e ottimista, nonostante le 8-10 ore di lavoro al giorno.
Infatti.. una motivazione è guardare e parlare con la bionda collega.. ma anche fare "bordello" con gli altri colleghi. Solo che poi il capo si arrabbia. Ora per esempio mi critica quando mangio con lo yogurt e non quando lavoro (nonostante faccia comunque meno pausa di tutti e lavoro velocemente).lore75 ha scritto: mar 18 apr 2017, 12:10Se vai con questa mentalita' quando ti passano i 40 anni che mancano alla pensione?chippz ha scritto: dom 16 apr 2017, 11:44 Se la vedi nell'ottica:
"Chi me lo fa fare di andare a correre?" - "Lucaliffo, altrimenti si licenzia"
"Chi me lo fa fare di andare a lavorare?" - "Il capo, altrimenti mi licenzia"
E' uguale, ma cambia solo il soggetto che cambia lavoro.![]()
Però in realtà è:
"Chi me lo fa fare di andare a correre?" - "La mia passione"
"Chi me lo fa fare di andare a lavorare?" - "Nessuno, infatti sono sempre svogliato e se potessi fare 0, farei 0. Lo faccio solo perché non ho voglia di cercarne un altro e perché per fortuna riesco a divertirmi con i colleghi"
Sono cose completamente diverse. Se il lavoro non ti piace o non è quello che desideri fare, dubito che il motivo per cui lo fai è la "passione".
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Per me oggi circa 1h:20' a 4':54"/km.
DEVI trovare qualche motivazione....createla artificialmente. Anche solo le bocce grosse della vicina di scrivania o lo smazzarti le chiamate in tempi sempre piu' brevi.
Altrimenti ti deprimi. E poi corri lento