L'Appiedato ha scritto: gio 27 mag 2021, 11:03
Per cui bho…io non esco mai (a parte i lavori specifici) cercando di tenere un certo ritmo.
In che range di passo ti escono i lenti rigeneranti? Fai altri tipi di lento?
La media sarà attorno a 4:25, forbice tra 4:15 e 4:35.
Quando corro alla mattina presto, cioè dopo solo mezz'ora dal risveglio mediamente 4:45, ma capita anche di sfiorare i 5.
Non faccio i cosiddetti lenti qualificati, solo nel lungo lento vado genericamente pelo più forte anche per questioni mentali
Io minimo lo faccio a RG 10km + 1'10" proprio non mi viene di andare più veloce durante i lenti, lo sentirei troppo faticoso.
Comunque un allenatore di quella importanza non può dire una cosa del genere, io penso che predica male e razzola bene perché se fa fare i lenti a 3'20"/km ai suoi atleti top sicuramente ne spacca l'80%
salvassa ha scritto: gio 27 mag 2021, 12:07
Per chi fa corsa solo a scopo salutistico e non agonistico (beninteso contro se stessi, visto che qua a parte spuffy e sabba si vince poco) vale qualunque cosa faccia stare bene / diverte e non faccia infortunare, anche 3 progressivi su 3...
Non sono d’accordo, perché anche se non faccio piú gare mi rendo conto se vado piú o meno forte, ne traggo di conseguenza soddisfazione e posso fare delle considerazioni su come mi stia allenando.
Se negli ultimi anni, avendo ridotto a 30-40km settimanali si erano ridotte di conseguenza le prestazioni, l’aggiunta di allenamento aerobico a bassa intensitá in spin bike(tranne qualche gara su zwift fatta per curiositá) mi ha migliorato ai livelli di quando facevo 50-70km settimanali (ponderando il decadimento legato all’etá che avanza).
Probabilmente gli adattamenti fisiologici della attivitá aerobica a bassa intensitá sono importanti, generali, aspecifici, quindi meno legati al gesto atletico svolto. È anche per questo che mi sembra una cagata quando sento che fare corsa lenta troppo lenta fa scadere la biomeccanica di corsa. L’economia di corsa, la giusta biomeccanica, non é correndo un lento troppo forte che ti migliorano. Mentre i miglioramenti fisiologici procurati dalla corsa lenta te li fai proprio andando lento.
salvassa ha scritto: gio 27 mag 2021, 12:07
Per chi fa corsa solo a scopo salutistico e non agonistico (beninteso contro se stessi, visto che qua a parte spuffy e sabba si vince poco) vale qualunque cosa faccia stare bene / diverte e non faccia infortunare, anche 3 progressivi su 3...
Non sono d’accordo, perché anche se non faccio piú gare mi rendo conto se vado piú o meno forte, ne traggo di conseguenza soddisfazione e posso fare delle considerazioni su come mi stia allenando.
Rientra nel concetto di ciò che diverte... E lo capisco benissimo perché faccio lo stesso con i pesi. Ma non mi interrogo più di tanto se sia il modo migliore per massimizzare i risultati. Non gareggiando lì (pur a infimi livelli) faccio gli allenamenti che mi ispirano ("divertono" fra mille virgolette). Con un criterio e progressione perché la forma mentis è quella. Facendo dei test ogni tanto e con soddisfazione se si migliora, ma senza che sia quello il fine
PB: 5k 19'07 (passaggio test in pista 29/1/2022) 10k 38'34" (test in pista 29/1/2022) 21k 1h23'23" (Roma Ostia 06/03/2022) 42k 2h58.47 (Milano 2022) Squat 145 Panca 100 Stacco 185
Mi viene in mente Kawauchi che diceva di fare lenti a 5'/km, ma non è che vada più piano di tanti nostrani che fanni i lenti a 3'40"/km.
Io attualmente per gran parte del tempo corricchio, spesso oltre i 6'/km, ma non è che ci sia gran differenza rispetto a quando facevo i lenti a 5'-5'20", vado un pochino più piano ma perchè faccio meno lavori, però complessivamente sono meno stanco nella vita di tutti i giorni.
Come dice Eric probabilmente c'è una parte metabolica che migliora "perchè ci si muove", poi c'è la parte di potenza e di efficienza più legata al gesto specifico.
Condivido ciò che dice Eric. In fondo da quando seguo l'allenatore e ho inserito z1 (prima i giorni lenti li facevo in z2, sempre tranquilla, ma adesso è ancora più tranquilla) sto sui 130/135 bpm. E' circa il 65% della mia FC max, ma sono ben 70 bpm in meno del mio massimo. E' tanto! Però i benefici ci sono.
Però rapportato alla corsa non saprei. Nei miei anni di atletica-paciugo, oltre a fare i lenti veloci facevo pure parecchie pedalate outdoor (sempre poco, giusto 1h / 1,5h) ma non so quanti miglioramenti mi siano derivati da quelle pedalatine. So che poi con Luc, rallentando i lenti, abbassando lievemente i volumi (inteso come ore settimanali), ho ottenuto più miglioramenti.
Per me dunque la chiave sta in mezzo.
Per me un mezzofondista dovrebbe privilegiare lenti più tirati (sempre davvero lenti ma non lentissimi) e non troppo lunghi, mentre un fondista per me può pure spararsi più spesso 1h30' o più di "footing" ovvero qualcosa più vicino al jog che alla corsa lenta come alternativa ai classici lenti a rg10+1' di 1h circa.
lucaliffo ha scritto: mer 26 mag 2021, 22:56
oh, calcolando in kmh, per uno da 45´ sui 10k funziona! viene un lento a 5´37
questo mostra pure quanto sia CRETINO calcolare in % (come dico sempre)
Sarebbe interessante vedere una tabella effettiva del Magnani recente, tipo nel periodo in cui allenò Meucci perché come tante volte detto e riscontrato un conto sono le “chiacchiere da caffè degli intellettuali” un conto sono i diari di vita vissuta.
Tu hai qualcosa nei tuoi archivi?
Mi ricordo una tabella del Magnani atleta con mega volumoni…ma chiaramente sono cose che appartengono ad un'altra era geologica e nel frattempo alcune idee potrebbero essersi mutate anche se di fatto lui pare intendere che alcuni suoi schemi sono mutuati anche dal passato
vidi delle tabelle di meucci e lalli e non erano male (non le ho trovate in memoria).
chippz ha scritto: gio 27 mag 2021, 15:55
Condivido ciò che dice Eric. In fondo da quando seguo l'allenatore e ho inserito z1 (prima i giorni lenti li facevo in z2, sempre tranquilla, ma adesso è ancora più tranquilla) sto sui 130/135 bpm. E' circa il 65% della mia FC max, ma sono ben 70 bpm in meno del mio massimo. E' tanto! Però i benefici ci sono.
Però rapportato alla corsa non saprei. Nei miei anni di atletica-paciugo, oltre a fare i lenti veloci facevo pure parecchie pedalate outdoor (sempre poco, giusto 1h / 1,5h) ma non so quanti miglioramenti mi siano derivati da quelle pedalatine. So che poi con Luc, rallentando i lenti, abbassando lievemente i volumi (inteso come ore settimanali), ho ottenuto più miglioramenti.
Per me dunque la chiave sta in mezzo.
Per me un mezzofondista dovrebbe privilegiare lenti più tirati (sempre davvero lenti ma non lentissimi) e non troppo lunghi, mentre un fondista per me può pure spararsi più spesso 1h30' o più di "footing" ovvero qualcosa più vicino al jog che alla corsa lenta come alternativa ai classici lenti a rg10+1' di 1h circa.
Mm secondo me la questione è diversa. Un mezzofondista (800ista) fa talmente pochi Km che può permettersi di tirare senza, forse, infortunarsi. Un fondista no
Però quando poi arrivano le sedute specifiche, ci devi arrivare riposato e li sono cazzi.
Le mezzofondiste italiane, nei raduni, STACCANO i mezzofondisti uomini nei lenti. Pazzesco
Se hai bisogno di informazioni per un infortunio relativo alla corsa qui trovi il mio sito: https://nicolarossift.com
Non so dove postare questa osservazione che mi lascia molto perplessa.
A gennaio incontrai Nicola per un doloretto che mi portavo dietro da quelche mese, zona muscoli peronei. Non è sparito del tutto e lo avverto di più durante le corse lente, rispetto a ripetute ad esempio. È possibile?
Post-sforzo direi che lo sento uguale sia dopo i lenti che dopo cose più intense (es. è abbastanza forte ora a riposo dopo la gara di sabato).